“Tutto è connesso” – questa è la frase chiave che racchiude l’essenza di Dark, la prima serie originale tedesca prodotta da Netflix, uscita nel 2017. Un thriller fantascientifico cupo e intricato, che ha conquistato il pubblico internazionale grazie alla sua trama labirintica, l’estetica cinematografica raffinata e la profondità filosofica dei suoi temi.


🌌 Trama (senza spoiler)

La storia ha inizio a Winden, una piccola cittadina tedesca apparentemente tranquilla, che viene scossa dalla misteriosa scomparsa di un ragazzo. Ben presto, però, il mistero si allarga e coinvolge quattro famiglie le cui vite sono intrecciate in modi impensabili, attraverso generazioni e viaggi nel tempo. Dark non è solo un giallo: è una riflessione sull’identità, sul libero arbitrio e sull’eterno ritorno,


⏳ Tematiche

  • Tempo e destino: la serie esplora il tempo non come linea retta, ma come ciclo, mettendo in discussione il concetto di causa ed effetto.
  • Famiglia e colpa: ogni personaggio è profondamente segnato dalle scelte – proprie e altrui – e i legami familiari si rivelano tanto fondamentali quanto destabilizzanti.
  • Scienza e fede: la serie bilancia concetti quantistici e determinismo con elementi quasi mistici e religiosi, senza mai dare risposte semplici.


🎭 Cast e recitazione

Il cast corale è impressionante, con attori che interpretano gli stessi personaggi in età diverse con coerenza sorprendente. In particolare, Louis Hofmann (Jonas) offre un’interpretazione intensa e dolorosa, che guida lo spettatore nel viaggio emotivo e temporale.


🎥 Regia e atmosfera

La regia di Baran bo Odar è elegante e precisa. L’estetica è cupa, dominata da toni freddi, foreste nebbiose e spazi sotterranei, con una fotografia che amplifica il senso di inquietudine. La colonna sonora, composta da Ben Frost, contribuisce a creare un’atmosfera sospesa e inquietante, con brani elettronici e tracce vocali distorte che rimangono impresse.


🧠 Complessità e soddisfazione

Dark non è una serie “da sottofondo”: richiede attenzione, memoria e disponibilità a farsi confondere. È piena di simbolismi, doppi significati e riferimenti (da Nietzsche alla meccanica quantistica). Ma per chi accetta la sfida, il viaggio è profondamente appagante.

con una struttura narrativa che sfida lo spettatore a collegare ogni elemento.


🔚 Finale

L’ultima stagione, uscita nel 2020, chiude l’arco narrativo in modo coerente, sorprendente e commovente. In un’epoca di finali spesso deludenti, Dark riesce a tirare le fila della sua rete complessa con rigore e poesia.


✅ Pro

  • Narrazione sofisticata e coerente
  • Atmosfera immersiva
  • Ottima regia e recitazione
  • Tematiche profonde e stimolanti

❌ Contro

  • Può risultare troppo complessa o lenta per alcuni
  • Richiede piena attenzione (niente multitasking!)

⭐️ Voto: 9,5/10

Dark è molto più di un mistery sci-fi: è un’opera filosofica travestita da serie TV. Un viaggio cerebrale e emotivo che pone domande fondamentali sul tempo, sull’identità e sul significato delle nostre azioni. Una delle migliori serie mai prodotte da Netflix. Imperdibile.